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Corte d’Appello di L’Aquila con sentenza del 2.08.2016

Anche nel mese di Agosto è stato ottenuto un altro successo! La Corte d’Appello di L’Aquila con sentenza del 2.08.2016 ha integralmente rigettato l’Appello proposto dalla Banca, confermando totalmente la sentenza di primo grado. La Corte ha confermato la nullità della clausola di determinazione degli interessi “uso su piazza”, l’illegittima applicazione degli interessi ultralegali, degli interessi anatocistici, delle commissioni di massimo scoperto, delle spese e valute mai regolarmente pattuite ed ha rigettato l’eccezione di prescrizione decennale avanzata dalla Banca. L’Istituto di Credito è stato infine condannato anche alla refusione delle spese del giudizio.

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Ordinanza ammissione CTU Trib. Teramo

Ottenuta un’Ordinanza Istruttoria positiva innanzi il Tribunale di Teramo con la quale il Giudice ha ammesso la CTU contabile richiesta nell’interesse della Società Correntista. Tra gli aspetti interessanti dell’Ordinanza si segnala la rilevazione del superamento del tasso soglia computando anche le commissioni di massimo scoperto, secondo quanto disposto dall’Art. 644 C.P., nonchè il rigetto dell’eccezione di prescrizione decennale sollevata dalla Banca, con conseguente ricalcolo del saldo del rapporto bancario senza alcun limite prescrizionale, dato che la Banca non ha provato la sussistenza di affidamenti sul conto e non ha specificatamente indicato quali fossero le rimesse solutorie e quali quelle ripristinatorie.

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Sentenza non definitiva del 10.06.2016 Tribunale Ascoli Piceno

Ottenuto un nuovo successo sul Tribunale di Ascoli Piceno! Con Sentenza non definitiva del 10.06.2016 il Giudice ha rimesso in Istruttoria la causa per l’espletamento della CTU contabile, sulla base di principi di diritto importanti e in favore del correntista. No anatocismo, no C.M.S., no interessi ultralegali, no spese ed oneri non pattuiti!

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Sentenza del 9.06.2016 Tribunale Lanciano

Ottenuto un altro successo. Il Tribunale di Lanciano con Sentenza del 9.06.2016 ribalta totalmente la pretesa creditoria della Banca di euro 33.470,25 avanzata con decreto ingiuntivo. Gli opponenti, assistiti dall’Avv. Emanuele Argento, non sono risultati debitori della Banca, bensì creditori per un importo di euro 109.376,08, oltre interessi.

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Due sentenze del Tribunale di Teramo del 28.04.2016 condannano lo stesso Istituto di redito

L’Avv. Argento ottiene due sentenze clamorose! Il Tribunale di Teramo il 28.04.2016 ha pronunciato due sentenze condannando lo stesso Istituto di Credito di rilevanza nazionale alla restituzione in favore delle Società correntiste rispettivamente degli importi di euro 2.208.914,22 ed euro 956.828,10, oltre interessi legali, a titolo di interessi ultralegali, interessi anatocistici, commissioni di massimo scoperto, valute e spese di tenuta conto illegittimamente applicati. La banca è stata condannata anche al pagamento delle spese legali, così per una somma complessiva di circa euro 4.000.000,00!

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