Ottenuto un nuovo successo! Il Tribunale di Roma con Sentenza del 2.05.2016 ha accertato e dichiarato l’illegittima applicazione da parte di una Banca di rilevanza nazionale di interessi ultralegali, interessi anatocistici, commissioni di massimo scoperto, valute e spese di tenuta conto, con conseguente determinazione di un saldo a credito della società correntista di complessivi euro 362.759,10, oltre interessi legali.
Ottenuto un nuovo successo. Il Tribunale di Pescara con Sentenza del 29.03.2016 ha accertato e dichiarato l’illegittima applicazione da parte di una Banca di rilevanza nazionale di interessi ultralegali, interessi anatocistici, commissioni di massimo scoperto, valute e spese di tenuta conto, con conseguente determinazione di un saldo a credito della correntista di complessivi euro 520.111,26.
Con Sentenza del 31.03.2016 la Corte d’Appello di Ancona ha rigettato l’appello proposto dalla Banca avverso una sentenza del Tribunale di Ascoli Piceno! In punto di diritto la Corte d’Appello ha confermato quanto statuito con la Sentenza di primo grado, ovvero: no anatocismo, no interessi ultralegali, no C.M.S., no prescrizione decennale.
Il Tribunale di Teramo, ritenendo sussistenti i gravi motivi ex Art. 649 C.P.C., con riferimento anche alla contestazione relativa alla pattuizione di interessi usurari, con Ordinanza del 10.03.2016 ha sospeso la provvisoria esecuzione di un decreto ingiuntivo ottenuto da una Banca di rilevanza nazionale per l’importo di euro 871.169,19!
Il Tribunale di Cagliari con Sentenza del 4.01.2016 revoca il Decreto ingiuntivo opposto dai correntisti accertando un debito inferiore rispetto a quello prospettato dalla Banca in sede di ricorso per ingiunzione, accertando il superamento delle soglie di usura degli interessi applicati al conto corrente. Inoltre il Giudice ha condannato la Banca al pagamento delle spese di giudizio e della CTU contabile.