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Due provvedimenti del Tribunale di Teramo

Dopo anni di feroci contestazioni mosse in Giudizio nei confronti dell’operato del CTU, finalmente un Giudice attento e scrupoloso pronuncia due ordinanze esemplari. Con i due provvedimenti il Tribunale di Teramo rileva l’incompetenza e la superficialità del CTU nell’espletare il proprio incarico, l’inutilità per il giudizio delle operazioni peritali svolte, con coseguente rigetto dell’istanza di liquidazione dei compensi. Infine il Giudice, ritenendo superflua la rinnovazione della CTU, considera matura la causa per la decisione sulla base della sola documentazione in atti!

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Ordinanza del Tribunale di Roma

Ottenuta una nuova ed importante Ordinanza con la quale il Tribunale di Roma ha sospeso la provvisoria esecuzione di un Decreto ingiuntivo notificato dalla Banca per un importo di euro 746.317,51. Tra i motivi di fondatezza della richiesta di sospensione avanzata dall’Avv. Argento il Tribunale di Roma ha rilevato la mancata produzione ad opera della Banca dei contratti di conto corrente posti a fondamento della pretesa creditoria.

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Ordinanza della Corte di Appello di Catanzaro

Un’altra Ordinanza positiva ottenuta innanzi la Corte di Appello di Catanzaro con la quale si è disposta la rimessione in istruttoria della causa per l’espletamento di una nuova CTU contabile. La Corte afferma che, essendo stata erroneamente applicata, nella CTU contabile espletata nel corso del primo grado di giudizio, la capitalizzazione annuale degli interessi, dev’essere eliminata qualsiasi forma di capitalizzazione degli interessi e deve verificarsi, altresì, se gli interessi applicati e contabilizzati dalla Banca siano o meno usurari.

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Ordinanza del Tribunale di Cagliari

Ottenuta un’interessante Ordinanza con la quale il Tribunale di Cagliari rimette in istruttoria la causa per integrare la CTU contabile, la quale aveva rilevato l’applicazione di tassi di interesse usurari. Il Giudice ha disposto che il saldo del rapporto bancario dovrà essere rideterminato alla luce di quanto previsto dall’Art. 1815, secondo comma, C.C., ovvero nessun interesse è dovuto, con conseguente eliminazione e restituzione alla società correntista di tutti gli interessi illegittimamente corrisposti.

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Sentenza del 14.10.2014 Tribunale di Chieti

Ottenuto un nuovo successo. Il Tribunale di Chieti con una Sentenza del 14.10.2014 ribalta totalmente la pretesa creditoria della Banca avanzata con decreto ingiuntivo. Gli opponenti, assistiti dall’Avv. Emanuele Argento, non sono debitori della Banca, ma creditori per un importo di euro 106.070,26, oltre interessi legali e rivalutazione monetaria. Inoltre il Giudice ha anche riconosciuto il danno per illegittima segnalazione alla centrale rischi di Banca Italia pari ad euro 10.000,00 e ha condannato la Banca al pagamento delle spese e competenze di giudizio!

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